Achille Ratti, Alpinista, Papa ed Assese

Achile Ratti in Montagna (al centro)
Achile Ratti in Montagna (al centro)

Mettiamo subito le carte in tavola: il 31 luglio 1889, all’età di 32 anni, sale il Monte Rosa sul lato orientale,  mentre il 7 agosto dello stesso anno sale il Monte Cervino.  A fine luglio 1890 scala il Monte Bianco, aprendo la via successivamente chiamata “Via Ratti – Grasselli”.

Questo è il non trascurabile curriculum alpinistico di colui che all’età di  65 anni divenne il 259° vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica: Achille Ratti, Pio XI.

Prima di diventare Papa fu collaboratore con il Club Alpino Italiano ed ebbe a dire dell’alpinismo : “non fosse cosa da scavezzacolli, ma al contrario tutto e solo questione di prudenza, e di un po’ di coraggio, di forza e di costanza, di sentimento della natura e delle sue più riposte bellezze

Achille era fortemente legato ad un suo zio, tale Damiano Ratti Prevosto di Asso dal 1860 al 1891, dal cui esempio trasse ispirazione per percorrere la carriera ecclesiastica. Potete capire perchè il futuro Papa, nato nel 1857, era così legato alla nostra Asso e vi trascorse gran parte delle sue vacanze d’infanzia.

Il legame con la nostra piccola Asso è sancito anche dalla stele di marmo che adorna l’ingresso della nostra chiesa e che recita:

“Il borgo di Asso è quasi nostra patria adottiva e il suo nome suscita nell’animo nostro dolci memorie ivi infatti fu proposto parroco un nostro zio paterno e l’attuale proposto parroco ci è pure congiunto per parentela. Ivi nella nostra fanciullezza e nostra adolescenza e ne primi tempi in cui fummo iniziati al Sacerdozio vi soggiornammo tutti gli anni nei mesi Estivi per ragioni di villeggiatura ed ivi altresì esercitammo il Sacro Ministerio sotto la disciplina del nostro Zio Paterno e ne facemmo talora le veci. E’ quindi cosa a Noi grata ora elevati per volere di Dio al Supremo Governo della Chiesa accordare ai Proposti Parroci di quel Borgo un pegno perenne del nostro memore animo.Così stando le cose colla Nostra Apostolica Autorità con effetto immediato e duraturo in perpetuo concediamo ai Propositi Parroci pro tempore nel borgo di Asso il titolo di “Monsignore” aggiungendovi l”uso delle vesti prelatizie di cui usano i Nostri Domestici Prelati. Dato in Roma presso San Pietro sotto l’Anello del Pescatore il giorno 21 del mese di Luglio dell’anno 1922 primo del nostro Pontificato.”

Il Papa Alpinista, a soli sei mesi dalla sua proclamazione, assegnò alla nostra cittadina un riconoscimento perpetuo ed elevò i nostri parroci al rango di “Monsignore” accordandogli lo stesso “grado” dei Prelati Vaticani.

Non so se si possa definire Achille un Assese ma se sulla Pietra che lui ha fatto affiggere sul Sagrato della nostra Chiesa vi è scritto “nostra patria adottiva” ed il tutto è controfirmato niente meno che con l’Anello del Pescatore credo ci sia abbastanza su cui riflettere!!!

E’ incredibile, la nostra torre è la prova che l’Imperatore Barbarossa dovette desistere dal sottomettere Asso con la forza  mentre quella stele mostra l’affetto di un Papa per il nostro borgo. Questo paese, che appare addorementato e dimentico delle figure eccellenti che ne hanno animato il passato, può vantarsi di essersi confrontato a testa alta con Imperatori e Papi!!

Questa è Asso e chiunque, assese o no, intenda parlare male della nostra “Casa” dovrà fare i conti con tutta la nostra storia, con tutto il nostro orgoglio e, in ultima istanza, con i miei scarponi.

Questo Giovedì, 22 ottobre 2009, presso la chiesetta piccolo adi Asso alle 20:45, vi sarà la presentazione del libro Achille Ratti. Il prete alpinista che diventò papa di Ronzoni Domenico.

Davide “Birillo” Valsecchi