Journey to the end
Tradizioni, quasi me ne stavo dimenticando. Non è per scaramanzia ma per affetto, per se stessi e per gli altri. E così, come per ogni viaggio che abbiamo fatto, è tempo di scegliere una canzone prima di partire. E’ una canzone per andare, una canzone per tornare.
Come da tradizione sono ancora i Rancid, lo gruppo storico che animava i miei primissimi viaggi, le primissime avventure da adolescente con gli amici. Ecco una delle mie preferite:
Rancid, Journey to the end (1995)
Tiro un sospiro di sollievo, consumato in un luogo per me sacro. Non c’era sempre un posto dove andare ma c’era sempre un urgente bisogno di avere il proprio posto. Tutte queste band e tutte queste persone, tutti questi amici e noi: eravamo uguali ma cosa hai intenzione di fare quando tutti se vanno senza te?
Fino alla fine, fino alla fine, viaggerò fino alla fine
Partito nell’87, finito nell’89. Trova un garage o un amplificatore: suoneremo tutto il tempo! Lui era solo il quarto di noi ma sì, accidenti, lui era il cuore del notro gruppo. Troppa attenzione. Inevitabile che distruggesse quattro ragazzi in tour. Tremila miglia in una macchina a quattro porte, non so cosa stesse succedendo. Abbiamo passato un milione di anni in tournèe, dannazione, nessuna premonizione avrebbe predetto questo.
Un mio amico venuto da lontano, da New Orleans nella baia est, ha chiamato questa una Mecca. Gli ho risposto che non abbiamo nessuna Mecca, questo è solo un posto fottuto. Sono passati tre mesi, lui non aveva una casa, niente da mangiare, era solo. Allora Matty mi disse: “Mi ha dato del pazzo una volta, non sperare di farlo una seconda” e tornò a New Orleans.
Fino alla fine, fino alla fine, viaggerò fino alla fine
Domani i Flaghéé partono: piazza Cavour Como, piazza San Marco Venezia!!
Davide “Birillo” Valsecchi