Valbrona è un piccolo comune separato da Asso solo dalla “tagliata”, la strada scavata attraverso una collina sotto il “Dosso” realizzata nel tardo dopoguerra insieme alla nuova provinciale.
Nonostante si affacci sul Lago di Como solo per la piccola scogliera “Ceppo Palazzolo”, Valbrona, ha un’incredibile tradizione turistica che la rende uno dei paesi più frequentati dell’estate. Io per primo a Maggio, quando ho una mattinata libera, vado a fare colazione nei suoi baretti del centro e mi godo quella strana atmosfera prima di andare a farmi una nuotata sotto Onno.
Non so cosa sia, forse saranno i negozzi con i salvagenti ed i canotti colorati appesi in strada a darmi quella senzione “da riviera” . Ci si sente un po’ come in vacanza al mare sebbene si sia semplicemente scollinato.
Sabato c’è stata una grande festa, alla sua terza edizione, che ha riscosso un grande successo di affluenza attirando molti entusiasti turisti: I Crotti di Valbrona.
Era possibile visitare il paese addobato a festa degustando i cibi tradizionali offerti nei vari “crotti”. Una serata piacevole che è cominciata già alle due del pomeriggio ed è finita all’una con i fuochi d’artificio.
Mi piace Valbrona, sta raccogliendo i frutti di un lavoro appassionato cominciato parecchi anni fa. E’ un piccolo paese che vanta una solida società sportiva, una palestra di roccia e si lancia in attività ricreative e culturali tra le più disparate: dalle motociclette alle competizioni di Soft-Air passando per le simulazioni militari alle più tradizionali feste di paese. Bravi!!
Sorprendentemente ho scoperto che il nome Valbrona non deriva da “valle bruna” o “valle scura” come si sarebbe portati a cerdere, infatti Valbrona, che gode in un ottima esposizione al Sole e del panorama della Grigna, deve il suo nome ad un antica espressione celtica, il popolo che visse nelle nostre zone prima dei romani: “Wald Brom“, sorgente del bosco. Mi piace Valbrona.
Davide “Birillo” Valsecchi