Dieci anni fa, quando andai in Pakistan per la spedizione Hindokush99, le uniche occasioni per chiamare casa erano rese possibili da sgangherati Phone Office che capitava di incontrare nelle città lungo la Karakorum HighWay. La linea telefonica era così lenta e rumorosa che per poter mantenere la conversazione mi ero abituato a chiudere le frasi con la parola “Passo” e ad aspettare che il mio interlocutore facesse lo stesso, esattamente come si usa con le radio o i walkie talkie. Erano i tempi di “Ciao mamma sono in Pakistan!!”.
In dieci anni di passi avanti ne sono stati fatti ed ora abbiamo la possibilità di utilizzare tecnologie impensabili all’epoca. Grazie al supporto offerto da Intermatica, società leader nelle telecomunicazioni, abbiamo in dotazione un telefono satellitare Thuraya che ci peremettrà di comunicare da qualsiasi punto del nostro viaggio.
L’apparecchio, dotato di pannelli solari oltre che di una significativa autonomia, è in grado di collegarsi ai satelliti del consorzio Thuraya e permettere sia una comunicazione vocale che una trasmissione dati verso casa. Dieci anni fa la mia voce correva lungo i grovigli di fili e dopini telefonici che uscivano da fatiscenti palazzi in mezzo a caotiche cittadine sovraffolate, ora, fuori la mia tenda, si alzerà verso lo spazio e da lassù proseguirà verso casa. Un immagine impressionante.
Nel ’99 rimanemmo completamente isolati per un periodo di tre settimane in cui non potemmo dare nessun tipo di comunciazione. Per tre settimane nessuno poteva sapere cosa stessimo facendo ed in che condizioni fossimo ma sopratutto dove fossimo. Oggi potremo raccontarvi i tramonti sull’Himalaya ed il paesaggio che si potrà ammirare da lassù, potremmo addirittura mostrarvelo utilizzando le immagini digitali, il computer ed Internet. Incredibile pensare che sono passati solo 10 anni.
Il terminale Thuraya, che potete vedere nella foto, è poco più grande di un normale cellulare ed anche il costo è di poco superiore a quello di uno degli ultimi modelli di grido. Niente antenne o ingombranti strumenti, un apparecchio solido, compatto e leggero.
Intermatica offre inoltre un servizio estremamente utile ed importante: Geomat.
Grazie all’invio automatico di messaggi SMS è possibile georeferenziare la nostra posizione e mantenere un tracciato dei nostri spostamenti grazie alle coordinate GPS. Il tracciato e l’ultima posizione GPS rilevata sono archiviati e fruibili via password dal sito web di Intermatica. L’utilità di questo servizio è incredibile per tutti coloro che si avventurano per mare o, come noi, attraverso territori scarsamente popolati ed in scenari ed ambienti complessi. Un’ulteriore ed importante sicurezza in caso di necessità.
Un altro aspetto che mi ha stupito è il costo delle chiamate: grazie infatti a speciali tessere, molto simili a quelle utilizzate per le chiamate internazionali, è possibile comunicare con il nostro terminale a prezzi estremamente contenuti. Per intenderci si parla di circa 25 euro per una chiamata di 30 minuti, una telefonata che viaggia attraverso lo spazio e vi porta a 5000 metri sull’Himalaya o in mezzo all’oceano su una barca a vela. Un costo decisamente affrontabile contro settimane di dubbio ed incertezza.
Enzo ed Io istituirremo delle fasce di ascolto in cui terremo acceso il nostro terminale e saremo più che disponibili a rispondere alle vostre domande e a raccontarvi il nostro viaggio dal vivo. Se vi fa di farci un “trillo” potette scrivere ad info@cima-asso.it e vi invieremo il nostro numero e le indicazioni per acquistare le speciali tessere SatPlus che offrono costi particolarmente contenuti.
Ciao, Ci si sente via Satellite!!!
By Davide “Birillo” Valsecchi pubblished on Cima-Asso.it