Prima o poi doveva succedere, il cambiamento è nella natura delle cose. E’ il susseguirsi delle generazioni, le trasforamzioni che fanno parte del processo di crescita a cui gli stessi fondatori diedero inizio. Così è accaduto per una delle associazioni tra le più attive e conosciute di Asso: Il Moto Club Asso.
Proprio in questi giorni è stato eletto presesidente del club, fondato originariamente nel 1935, un mio coscritto ed amico: Luca della Torre, classe 1976.
Tocca ai “giovinastri” come noi raccogliere il testimone degli “anziani” e conservarlo per i “giovani” di domani. Un impegno per il futuro.
Mara Cavalzutti, giornalista assese de LaProvincia, ha intervistato Luca nei giorni scorsi: «Sono circa quaranta i tesserati; l’obiettivo è accrescere la partecipazione dei giovani. Le fila dell’associazione sono aperte a tutti i motorizzati a due ruote, scooter compresi. Si vorrebbe coinvolgere maggiormente anche il mondo femminile, e lanciare percorsi turistici eno-gastronomici nel Triangolo Lariano»
A supporto del “Presidente” una compagine di ragazzi sempre più attiva e partecipe, coinvolti nel volontariato, nella cultura ma anche in eventi più frivoli e mondani come le feste, le serate in musica e le gite che sempre più spesso vengono organizzate in paese.
Il Comune di Asso, in particolare l’Assessore al Turismo Grazia Vicini, è positivamente interessato a sostenere il Moto Club nelle sue iniziative a favore del nostro territorio. L’Amministrazione ha infatti messo a disposizione del Club una nuova sede ad Asso sopra la Biblioteca comunale che presto verrà inaugurata. Daltronde il MotorAsso, annuale raduno motociclistico assese alla sua terza edizione, è diventato di fatto una delle manifestazioni più importanti della valle.
Non posso che fare i miei migliori auguri al MotoClub e al suo giovane Presidente, sò per certo che la carica di entusiasmo che anima il gruppo darà vita a grandi cose! Vorrei inoltre riconoscere un merito speciale al Moto Club Asso per aver compreso l’importanza di puntare sui giovani e di dare loro via via più spazio fino al cambio generazionale. I giovani vanno coltivati e poi spinti avanti quando è il loro momento. Questo è sicuramente positivo.
Molte realtà in questo paese sono ancorate alla visione ostinatamente conservatrice dei loro presidenti. Persone di indubbio valore a cui vanno tributati i dovuti meriti ma che non sembrano comprendere l’importanza di essere maestri, di formare i propri successori. La fiducia e la disponibilità sono atti di forza e vera dimostrazione di autorevolezza. Spesso i giovani che vorrebbero darsi da fare sono costretti a sperare che “la morte del despota” sopraggiunga prima di quella del paese. Questo non è sicuramente positivo…