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I Flaghéé ai Resinelli

I Flaghéé ai Resinelli

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Superata la salita al Coltignone il sentiero prosegue mordido e pianeggiante attraverso i boschi. Siamo nel parco del Valentino nel Pian dei Resinelli. Il tempo ancora regge ma si vede che sta per cambiare. Sbucando dal bosco appare in tutta la sua magnificenza la Grignetta e Lele, vedendola, per scherzare si fa il segno della croce. Non sa come quel gesto scaramantico compaia nelle canzoni e nelle leggende della Grigna:“…facciam la croce in fronte non ci farai morir” recita infatti la canzone. Molti vengono in Grigna per sport, io ascolto quelle canzoni e quei racconti fin da quando ero bambino: in Grigna ci vengo in pellegrinaggio e munito di adeguata umiltá. In paese facciamo spesa in un piccolo alimentari. Il proprietario ci prende in simpatia e ci offre due pere e due mele direttamente dalla dispensa di casa. Le vie qui si chiamano Carlo Mauri o Daniele Chiappa: é un piccolo tempio dell’alpinismo quello che ci circonda. L’aria cambia. Le nubi si abbassano, é tempo di cercare un buon posto dopo passare la notte.

I Flaghéé sul Coltignone

I Flaghéé sul Coltignone

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Uscire dal GER ha richiesto un bell’impegno ed tratto finale, esposto ed attrezzato con catene, mi ha dato qualche brivido. Lele se l’é cavata molto bene nonostante fosse una salita impegnativa e per certi versi pericolosa resa ancora piú difficile dal peso degli zaini.In cima abbiamo scherzato con un signore di Civate: secondo lui lo zaino di Lele sfiorerebbe i diciasette chili mentre il mio supererebbe abbondantemente i venti.In effetti non li abbiano mai pesati per godere di una “beata ignoranza”, ora peró un po’ di curiositá me l’ha messa: affetto il chilo di prosciutto che ho con me, prima o poi peseremo anche i nostri zaini 😉

La bandiera esposta é dedicata ai fratelli Cairoli da Christian:“Ma vinceremo di certo:andremo a Roma!” Prosegue il viaggio dei Flaghéé!!

Buongiorno Flaghéé

Buongiorno Flaghéé

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Una foto, una scusa per tirare fiato. Ieri eravamo sulla montagna di fronte, al di lá del lago. Il giorno prima ancora su quella piú infondo e due giorni fa su quella che a malapena si intravvede nella foschia.
Ora invece risaliamo il fianco del San Martino per raggiungere il Crocione.
Non c’é il sole ma fa un gran caldo: il cielo prepara la pioggia.

Flaghéé150: giorno tre

Flaghéé150: giorno tre

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Ieri eravamo in ritardo: il caldo a fondo valle e il camminare sull’asfalto da Barni a Valbrona ci avevano inchiodato a San Giorgio. Oggi invece abbiamo cambiato i pesi negli zaini e mi sono messo a testa bassa per spingere: quando mi ci metto anche con un bel prso sulle spalle vado come un trattore con il giusto ritmo. Ora mi fanno un po’ male le spalle ma non ci siamo sderenati ed il morale é alto. Lele, nonostante sia una matricola, é andato alla grande e sta imparando a gestire la fatica di 10 ore a piedi. Bravo! Oggi abbiamo recuperato il tempo perduto e siamo in tempo per il grande incontro a cui mi sto preparando: la pioggia. Martedí e soprattuto mercoledí é previsto brutto tempo ed é per noi importante essere nel posto giusto quando comincierá a cadere acqua. Il piano é attendere la fine della pioggia alla base della Grigna e tentare la salita con il ritorno del bel tempo Giovedí. Questa sera ho di che essere cobtento. Sono soddisfatto: oggi siamo stati bravi.

I Flaghéé al San Martino

I Flaghéé al San Martino

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Sali e scendi, questo é il viaggio dei Flaghéé quest’anno. Dopo avera lasciato alle spalle la Vallassina, scavalcando Corni  e Moregallo, siamo approdati alle rive del lago di Lecco e, superata la città,  abbiamo ricominciato a salire.
Un interminabile scalinata tra le rocce bianche che sovrastano Lecco ed eccoci finalmente alla capelletta di San Martino. Questa mattina la vedevamo brillare al sole guardandola dalla cima di una montagna al di lá del lago.
Abbiamo lasciato il Triangolo Lariano, inizia la nostra avventura nelle montagne del versante orientale.

I Flaghéé a Paré

I Flaghéé a Paré

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Superare il pezzo di strada che da Valmadrera porta a Malgrate lungo il lago é un esperienza per cuori forti: metteteci  uni stramaledetto marciapiede! Superati i dieci minuti di ‘Paura e delirio a Malgrate’ siamo arrivati al livello del lago. Quella che vedete nella foto é Lecco e la montagna sullo sfondo é il Colmegnone, la cima sulla quale ci apprestano a salire superato il ponte che divide il Lario dall’Adda.

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