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I Flaghéé sulla traversata alta

I Flaghéé sulla traversata alta

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Siam fuori, é stata dura ma siam passati. Dalla Grignetta ci siam tirati su per la traversata alta portandoci dietro tutto l’equipaggimento.
La via é parec hio dura ed in molti passaggi sale per le rocce attrezzate.
Nella foto uno dei passaggi piú esposti dove si esce quasi in parete.
Niente di impossibile, certo, ma con il peso degli zaini diventa tutto molto complesso. Per Lele era la prima volta che affrontava un simile pasdaggio: bravo!
Ora siamo sul grande pratone che porta alla vetta del Grignone. Mangiamo qualcosa e riprendiamo a salire.
Ancora grazie a Renzo, Franco e Chiara che oltre ad averci raggiunto in Grignetta hanno rispiegato le nostre scorte: grazie!
Un grazie anche ad Alberto, conosciuto lungo il sentiero, che ci ha consigliato la strada: grazie!
Ora vado a mangiare: a dopo!

Flaghéé: giorno cinque

Flaghéé: giorno cinque

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Dopo averne tanto parlato ecco la tenda dei Flaghéé: non é poi male. Il tempo si fa sempre difficile da interpretare. Ora ha smesso di piovere ma le nubi ruotano ancora veloci attraverso le momentanee schiarite. Noi qui siamo asciutti ed ora lo sono anche i sacchi a pelo e la tenda. La notte dovrebbe essere tranquilla e domani all’alba decideremo che strategia seguire. Speriamo di poter passare con successo il gruppo delle Grigne e proseguire oltre il nostro viaggio. Noi ci chiudiamo al caldo dandovi la buona notte. Ciao!

Flaghéé: uno sguardo verso casa

Flaghéé: uno sguardo verso casa

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Sembra che il grosso del temporale sia passato. Tira ancora molto vento ma questo mi rincuora.
La nostra cara tenda ha i suoi anni (ed i suoi buchi!) ma é una buona tenda ed usata nel modo giusto funziona ancora egregiamente. Il vento ci sta aiutando: é ancora umida ma ormai asciutta.
Aprofittando della tregua sono uscito afare qualche foto. Dove il sole filtra le nuvole rende il contrasto delle rocce e del verde stupendo da guardare.
Con una punta di nostalgia ho guardato verso casa, al di la del lago. Mentre scattavo questa foto ha attraversato di corsa il prato dove stavo una femmina di capriolo. L’ho intetpretato come un buono auspicio. Vedremo.
Ciao dai Flaghéé!

I Flaghéé e la tenda

I Flaghéé e la tenda

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Verso mezzogiorno la pioggia ha smesso di cadere battente e ci ha concesso un po’ di tempo per “operare” sulla tenda che inevitabilmente ha risentito della pioggia.
Fuori tutto all’aria, risistemare picchetti e tiranti, asciugare con una maglietta il fondo ed i materessini. Poi, quando il vento ha cominciato a portare pioggia, nuovamente dentro.
Pranzo con qualche fetta di pane da toast e copiose fette di proscuitto crudo, qualche uvetta secca ed un po’ di cioccolato.
Sono confidente. Il piano é semplice: se domani mattina schiarisce lasciamo tutto ad asciugare qui e saliamo in Grignetta con gli zaini leggeri attraversando in cresta fino al Grignone e ritorno.
Se tutto procede come spero domani il nostro campo potrebbe essersi giá spostato lungo l’attraversata bassa.
Vedremo, per intanto cerchiamo di stare all’asciutto (per quanto possibile).
Ciao’

I flaghéé sotto la pioggia

I flaghéé sotto la pioggia

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Ieri sera ci siamo infilati nei sacchi a pelo alle sette ed ha iniziato a piovere verso le nove.
Dormire si é dormito ma stamattina, dopo dieci ore di pioggia, la mia piccola tenda comincia  a dar segni di cedimento e le pareti sono ormai fradice. Diamo il nostro meglio nel tenere asciutto il nostro equipaggiamento.
La maggior parte dei guai li da il vento che soffia in raffiche furiose e lunghissime creando un rombo che assomiglia a quello di una cascata.
Povera la mia vecchia tenda. La comprai nel 2001 quando la multinazionale per cui lavoravo mi spedí a un simposio organizzato da un universitá olandese: HAL2001.
Nei prati del campus universitario oltre 400 tende ospitavano i partecipanti alla piú grande “woodstook” informatica mai svolta in Europa. I migliori “ribelli” tecnologici, liberi pensatori e hacker del vecchio continente si erano dati appuntamento per divertursi ma anche per sare una forma alla libertá nel nascente mondo digitale: Internet, Open Source e libertá tencologica. Hippies in versione due punto zero.
Non crediate, non c’erano solo uomini: ricordo una ragazza belga, molto carina e con i capelli blu, che fu invitata a raccontare dei moduli del kernel linux che aveva riscritto. Bella, stravagante e geniale: fascino e pericolo in una persona sola!
Oggi come allora la mia piccola tenda imbarca acqua sotto la pioggia. Oggi come allora tra le sue umide pareti é bello sentirsi libero.

P.s. Bene la poesia ma speriamo finisca in fretta!

Flaghéé150: giorno quattro

Flaghéé150: giorno quattro

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Oggi Lele sul GER si é guadagnato le stellette: era dura e per lui era una novitá ma ha affrontato la difficoltá con il giusto spirito. Ora siamo qui, accampati sopra il rifugio Porta a ridosso dell’attacco del sentiero Cermenati, il 7, il meno tecnico. Il tempo sta cambiando ed ho dovuto cercare dove piantare la tenda.  Nella peggiore delle ipotesi staremo un giorno e mezzo sotto la pioggia e per questo dovevo scegliere con attenzione. Ci siamo messi nel bosco, posizionati dietro un piccola collinetta che ci ripari dallo scorrere dell’acqua e dalla caduta dei sassi. Credo sia un buon posto e poco distante ho trovato la cova di un capriolo: la notte ci dará un giudizio alla mia scelta. A domani!

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