Questo é quello che si vefe fuori dalla nostra tenda quando non piove.
Oggi giornata dura ma positiva. Reggiamo bene tutti i disagi del tempo ma spero che presto un paio di giorni di sole me li conceda il cielo.
Domani scendiamo di 1000 metri in Val Varrone per risalire di altrettanti 1000 per raggiungere il Legnoncino, poi sarà il tempo a decidere davanti alla più alta delle montagne che dobbiamo affrontare: il Legnone.
Qui dalla tenda Flaghéé vi auguriamo buona notte!
Questa doveva essere una giornata semplice. Da Tacendo alla cima del Muggio sono 1300 metri di dislivello ma la montagna é di fatto un grande panettone senza particolari difficoltà sebbene superi i 1800 metri di quota. Il Giumello poi é carrozzabile.
Tuttavia salire per la vecchia malattia si é dimostrato impervio perché spesso il sentiero si perdeva e su tutto una stramaledetta pioggia.
Poi finalmente la cima e la bandiera di Giorgia con una frase di uno dei mille che vale la pena ricordare:“Ci hanno tacciato di essere facinorosi,pazzi, gente cheche non ha nulla da perdere. Adesso che tutto é riuscito battono le mani e plaudono ai giovani eroi. In realtà abbiamo vissuto fatti che paiono usciti dalla fantasia di romanzo.”
“ragazzi, il sentiero l’é un po’ impiccato” ci ha indicato un signore e, ovviamente, non solo era in piedi come una mano ma intricato come un labirinto ed imboscato dal tanto che nessuno lo percorreva.
Ora siamo quasi arrivati ad Inesio puntando a raggiungere Mornico.
Ci siamo fermati per pranzo sotto questo grande albero. Visto il pandemonio che scatenó una mia foto sotto i cedri ho lasciato che fosse Lele ad essere immortalato con questa meraviglia arborea.
Ciao, a presto!
Superata la Valle dei Mulini, particolarmente selvaggia ed impervia, siamo arrivati in valle.
La notte ha portato un po’ di pioggia ma nulla di preoccupante.
Ora, dopo un meritatissimo (la prima cosa calda in sei giorni!), proseguiamo verso Taceno per poi addentrarci nei boschi che portano agli alti prati del Giumello, ora coperto di nuvole.
Ps. La valle dei mulini é molto bella ma ha cattiva fama, purtroppo, per i tanti ragazzi caduti nei crotti lungo il fiume.
Che battaglia! Oggi giornata importantissima per il successo dell’intero viaggio.
2177 della Grignetta e 2409 del Grignone percorrendo l’attraversata alta con tutto l’equipaggiamento. Come se questo non bastasse ora siamo affacciati alla parte piú a nord della Valsassina.
Lele se l’é cavata egregiamente sia sulla roccia che sulla neve ed ha retto a 12 durissime ore di marcia. Ci tiene a far sapere ai suoi amici che non é piú matricola e mi tocca concederglielo: oggi si é distinto in uno pesci scenari più belli e difficili del nostro arco alpino.
Sempre oggi graditissimo incontro con Renzo, Presidente del Cai Asso, Franco, Consigliere sempre del Cai Asso, e Chiara, figlia di Franco. Ci ha fatto gran piacere vedervi partecipi del nostro viaggio: Grazie!
Ora siamo accampati in un buon posto a ridosso di Prato San Pietro. Domani scendiamo a valle per rifornimenti spingendoci verso Tacendo ed il Giumello.
Stasera davanti a noi il Legnone, il gruppo delle Grigne, mia costante preoccupazione, é ora alle spalle. Il nostro viaggio continua! A domani!
Pare impossibile che a Giugno le nostre montagne abbiano ancora neve ed invece ne abbiamo trovata nel canalone che dal rifugio Brioschi scende al Rifugio Bogani.
Abbiamo scrapinato un po’ nella neve ma senza difficoltà.
Adesso stiamo cercando di capire se trovare riparo per la notte nel bivacco Paletti o abbassarci nella valle dei mulini puntando verso Prato San Pietro e Tacendo.
Quello che é certo é che finalmente davanti a noi c’é il Gemello e alle sue spalle Legnoncino e Legnone.
Un’ altra bandiera ed un’altra cima e questa é una di quelle che contano.
Finalmente siamo in condizione di superate il gruppo delle Grigne, una parte decisamente impegnativa del nostro viaggio.
Ora ci apprestamo a scendere abbassandoci di quota per la notte. Qui c’é ancora neve e dovremo scendere per un canalone per raggiungere il bivacco Paletti.
La bandiera è di Francesco ed é dedicata al grandissimo Giuseppe Mazzini. A presto, si scende!