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Da dove prenda il nome questa montagna li si può ben capire anche dalla foto.
La bandiera é di Eleonora ed é dedicata a Goffredo Mameli, quello che si intravede alle mie spalle é Bellagio.
Oggi il tempo é variabile e su tutto regna la foschia. Peccato, perché le foto non rendono giustizia al panorama.
Oggi salendo grandi incontri, una vecchia mulattiera che sale tra prati e rocce in una giornata di sole dopo grandi piogge promette solo una cosa: vipere.
Ne abbiamo incontrate parecchie, ancora intontite dal freddo dei giorni scorsi.
Non sono un pericolo, basta vederle per tempo e lasciare loro il tempo di scappare.
Oltre a questo posso dire che ci siamo abbuffati di meravigliose e sugose fragoline selvatiche: il meglio del meglio!
Come sempre, prima di raccoglierle, sondate il terreno con un bastone picchiano sulle rocce ed agitando i cespugli: la maggior parte delle persone viene morsa proprio raccogliendo fragoline.
A presto!

Buongiorno, stiamo risalendo il monte di Tremezzo lungo una vecchia mulatriera militare.
La strada saliva ripida incuneandosi tra due grosse pareti di roccia.
Credevo che la mulattiera finisse proseguendo come un ripido sentiro nello stretto camino di roccia ed invece, davanti a noi, si é aperta una lunga e buia galleria: un suggestivo ed antico passaggio attraverso la montagna per oltre duecento metri.
I flaghéé proseguono: sopra e “dentro” i monti del Lario.
Buona giornata a tutti, soprattutto ai ragazzi che stanno sostenendo gli esami!

Oggi abbiamo sventolato una sola bandiera ma abbiamo marciato come ossessi maciando strada lungo la valle e risalendo il costone sopra i monti di Lenno.
Una buona giornata anche se molto lunga: abbiamo appena finito di mangiare dopo aver posto la tenda in un piccolo prato.
Domani, se tutto va bene, rischiamo di fare “filotto” con le bandiere. Vedremo.
Ora vi lascio con una foto di Bellagio che inizia ad accendere le sue luci.
Buonanotte!

Dopo aver superato il rifugio Menaggio abbiamo seguito il Sentiero dei Monti Lariani scendendo fino a Barna, Cardaco e Croce. Il sentiero é molto bello e rilassante (in discesa).
Superata la Val Sanagra abbiamo ricominciato a salire. Raggiunto il famoso Golf Club di Menaggio siamo saliti fino alla Madonna di Paullo alle pendici del Monte di Tremezzo.
Il tempo pare reggere, riempito le baracce e proseguiamo a salire. A presto!

Eccoci sul Grona, 1736 metri a ridosso del lago: la vista é stupenda e finalmente il sole illumina tutte le montagne fino al gruppo del Bianco.
Questa é la bandiera di Aurora dedicato a Carlo Dossi.
Evviva i Flaghéé, evviva il Lario e le sue Montagne.
Ps grazie a Bebbe per la foto.

Buongiorno a quello che appare un buon giorno: finalmente il sole!

É stata una giornata strana oggi. Il tempo continuava a cambiare ed i pendii del Bregagno non davano tregua. In cima sembrava che il tempo volesse farla finita con noi: prima una pioggia battente e poi nebbia fitta.
Bagnati si avanzava quasi alla cieca ed un po’ di sfiducia e stanchezza cominciava ad emergere. “Perché tanta sfortuna?” mi sono chiesto.
A volte basta chiedere ed il cielo risponde: in un attimo si è  aperto uno squarcio tra le nuvole ed é apparso il blu del cielo e finalmente si è mostrato anche il sole.
É giugno ed eravamo a 2000 metri, il calore di quell’apparizione improvvisa si faceva sentire attraverso i vestiti bagnati.
Attorno a noi era ancora tutto nebbia, ci siamo fermati, abbiamo tolto le giacche e mangiato qualcosa.
Che bello sentire il calore del sole, sentire quanto possa essere amica la natura dopo tante difficoltà.
Non é durato molto, una decina di minuti, ma é stato magnifico.
Poi, piano piano, dopo altra pioggia, tutto il cielo ha cominciato a schiarirsi ed ora posso scrivervi osservando un tramonto sereno.
Siamo alla chiesetta di Santa Amate, il suo sagrato darà  accoglienza a due curiosi pellegrini questa notte che pare senza pioggia.
Quelle che vedete sono le montagne svizzere e più  sotto il lago di Lugano.
Per oggi é tutto: buona notte.

Sempre un po’ in differita per via del tempo ma ecco la foto del Bregagnino con la bandiera di Giulia dedicata a Cairoli Adelaide.
Ora siamo scesi di quota per ripararci dal vento. Voi non ci crederete ma qui é apparso un sole caldo che averci trovato tra le nuvole. Tutto intorno é nebbia mente il cielo finalmente ci scalda un po’.
Mangiamo qualcosa per poi spingerci verso il rifugio Menaggio ed il Grona.