Buongiorno Flaghéé
Sveglia! Buongiorno a tutti: l’allegro duo é uscito dai sacchi a pelo ed ora, smontata la tenda, si appresta a salire il San Primo, la montagna che vedete alle nostre spalle.
Le avventure dei Tassi del Moregallo
Sveglia! Buongiorno a tutti: l’allegro duo é uscito dai sacchi a pelo ed ora, smontata la tenda, si appresta a salire il San Primo, la montagna che vedete alle nostre spalle.
Il sole tramonta. L’orizzonte si tinge di rosso ed é un buon segno per la giornata di domani ed un buon premio per la giornata di oggi.
Abbiamo montato la nostra piccola tenda su un pratone al lato di Spessola. Davanti a noi le Grigne ed i rapidi prati che a dirupo scendono verso Brani.
Tira vento ma siamo ben coperti ed panorama scalda i cuori. Siamo vicini a casa eppure tutto appare libero e da scoprire.
Domani mattina presto raggiungeremo la cima del San Primo e cominceremo poi ad attraversare la vallassina per salire verso i Corni di Canzo.
Per oggi é tutto: buonanotte.
Il Palanzone é un osso duro: l’ultimo pratone che sale fino alla cima arrivando dalla Capanna Mara sa farsi rispettare.
Comunque sia, ora siamo qui, di fronte alla cappelletta a piramide che ne domina la sommità.
Con noi un’altra bandiera questa volta realizzata da Matteo. La citazione é dedicata ad uno dei testimoni delle cinque giornate di Milano: ‘testimone e cooperatore io medesimo in quei memorabili eventi, reco a pubblica notizia quanto ne so e quanto ne penso’.
Ora, mentre il sole comincia a calare, ci incamminiamo verso la Colma di Sormano e da lì verso le pendici del San Primo.
Ecco la prima delle bandiere realizzate dai ragazzi della scuola media di Asso. Sul Bollette la bandiera di Giulia dedicata a Oldoini Virginia.
Intorno a noi solo monti e laghi mentre ad ovest slendono magnifici il Rosa ed il Bianco.
Eccoci alla cima del Boletto. Per raggiungere la Cao ci é voluto un po’ ma da lì in poi il sentiero ha iniziato a seguire la cresta diventando più agevole. Questa é la valle davanti a noi con il Bolettone, il Palanzone e la Grigia che ci aspettano.
La scalinata che sale a Brunate fa sentire tutto il peso degli zaini ma la giornata di sole con cui prende il via il nostro viaggio allevia ogni fatica. Tiriamo fiato guardando l’orizzonte: se saremo bravi é lá che saremo questa sera…
Dopo la pioggia di ieri oggi splende un magnifico sole sul lago di Como e le sue montagne. Un brillante verde colora ogni cosa. Siamo in partenza ed eccoci qui, sul piazzale della storica funicolare, pronti ad iniziare il nostro viaggio. La funicolare é in manutenzione e per noi non restano che le scale: si va!
Sono come fili sottili, quasi invisibili, che attraverso il tempo e lo spazio uniscono le persone accomunandone le vite: io li chiamo legami.
Spesso ho la fortuna di riconoscerli e a volte persino di fare parte di quell’insieme di trama ed ordito che dà vita alla storia.
Un legame è un vincolo che collega due o più cose, il loro ruolo spazia dalla scienza ai sentimenti e, spesso, “creare un legame” è quanto di meglio possiamo tentare di fare.
Con quest’idea, “unire le cose”, vi racconto il legame che accomuna i ragazzi di una scuola, le medie del mio paese, alle cime delle montagne del Lario ed ancora con i giovani che durante il Risorgimento Italiano seppero distinguersi in un’ Italia che stava per nascere.
Sabato io e Lele partiremo per attraversare le montagne del Lago di Como mentre Venerdì ci saranno consegnate le bandiere che ci accompagneranno durante questo nuovo viaggio: le Flaghéé.
Quest’anno, per celebrare la Storia d’Italia nel suo 150° anniversario, le bandiere del Lario saranno diverse dal passato: sono state infatti realizzate a mano dei ragazzi della IIIa C di Asso ed ognuna di esse è dedicata ad una figura del passato di cui, tra colorati disegni, ne riporta una citazione.
Ogni bandiera sventolerà su una cima che attraverseremo ed ognuna di esse diverrà un legame: un sottile filo che legherà un giovane studente, una montagna del nostro territorio ed un giovane del passato che non ha avuto paura di credere nei propri ideali.
Quelle bandiere diventeranno sottili fili in grado di unire Giorgia, Samuele o Aurora, la Grigna, il Grona o il Legnone ed il pensiero di figure come Nino Bixio, Garibaldi o Adelaide Cairoli. Legami che starà a me e a Lele “intrecciare” in un unico viaggio che sappia abbracciare la nostra storia e il nostro terriotorio sostenendo e spronando i nostri giovani a conquistarsi un ruolo nel futuro di tutti noi.
Ecco le Flaghéé dell’Unità d’Italia, ecco le Bandiere di una Gioventù Ribelle.
Davide “Birillo” Valsecchi
Un ringraziamento alla Professoressa Giulia Caminada e a tuti i ragazzi della IIIaC della Scuola Media di Asso di BlogGiornalismo.scuoleasso.it.