“Ma la batteria? Dove è finita la batteria?” Fino a Lunedì l’operazione “Luce ai Corni” sembrava essere destinata all’annullamento. Lo scorso anno, la notte del 23 dicembre, avevamo acceso una striscia di led usando una pesante batteria da 12kg recuperata da una vecchia sedia a rotelle: portarla fino in cima al Corno Occidentale era stata una vera mazzata piombata direttamente sulle mie spalle. Ora però nessuno sapeva più dove fosse finita e non avevamo neppure idea di come sostituirla. Per di più Andrea e Mav erano arruolati per la fiaccolata al Palanzone mentre Simone aveva il turno in Croce Rossa: la squadra Badgers partiva già dimezzata, disorganizzata e senza adeguato equipaggiamento.
“Dai, ti accompagno io: alla peggio andiamo su solo noi due” Lo slancio di mio fratello Keko era assolutamente imprevisto, ma era la spinta che mi serviva per onorare una tradizione ancora fragile e tutta da costruire. “Bene, allora diamoci da fare!”. Così abbiamo saccheggiato la moto di Bruna (…sì, la bergamasca possiede una vecchia Hornet che non mi lascia guidare) ed abbiamo ricostruito l’impianto a led con l’aiuto di Andrea: “Ma posso prendere la scossa se metto la batteria nello zaino?” “Birillo! Accidenti, sono 12volt! Non la puoi prendere la scossa!!”. Bha …io sono dell’idea che sia sempre meglio chiedere, non si sa mai con la corrente…
Venerdì 23 Dicembre c’è mezzo mondo in giro per le montagne. Fiaccolata al Cornizzolo, a Megna, al Palanzone, al San Martino, al Regismondo, sulla Crestina Osa, sul Corno Rat e persino sulla Cassin al Medale. Fiumane di gente ovunque, ma ai Corni di Canzo solo due piccole squadre si preparano a salire verso il punto più alto dell’Isola Senza Nome: il Corno Occidentale.
Io, Bruna e Kekko siamo i primi a partire. TeoBrex e gli altri ci raggiungeranno più tardi uscendo dal lavoro. In un oretta e mezza risaliamo da Oneda al Corno. Nel caminetto, che è un rispettabile secondo grado da affrontare al buio, piazzo una corda fissa per andar sul sicuro. La maggior parte dei Tassi ha un addestramento speleo ma conviene essere prudenti per la discesa da fare disarrampicando al buio ed al freddo.
In cima allestiamo le luci giusto in tempo per la partenza della fiaccolata al Cornizzolo. Quest’anno i nostri led sono nuovi ed hanno la capacità di cambiare colore: una tamarrata incredibile dotata persino di telecomando per programmare i colori!! A dare supporto abbiamo anche un faro “artigianale” sottratto a mio padre: un occhio di bue degno di una contraerea e capace di illuminare da un corno all’altro. “Tutto pronto! Bene, ora non resta che aspettare gli altri” Già, peccato che faccia un freddo becco e che da nord la cima sia spazzata da un arietta tesa e gelida che piomba direttamente dal lago. Inutilmente cerchiamo di nasconderci accovacciandoci dietro la croce. “Che disagio! Siam messi peggio dei barboni in centrale!” Kekko accende le musichette natalizie sul cellulare mentre ammassati cerchiamo di tenerci caldo stringendoci l’un l’altro. “Bagai che freddo!!”
Così, spinti dall’istinto di sopravvivenza, cominciamo a fare l’unica cosa sensata per scaldarci: “tu scendi delle stelle” a palla ed iniziamo a ballare e saltare in cima ai Corni mentre la Croce di vetta, in modalità stroboscopica, lampeggia di mille colori stile discoteca! Qualcosa di assolutamente improponibile ed al contempo magnifico!
Dopo un’ora intensa trascorsa in cima “all’agghiaccio” dimenandosi al ritmo furioso e trascinante di “Feliz Navidad” finalmente appaiono nuove luci alla base del caminetto: TeoBrex, Krulak, Veronica, Giusy e Maurizio. Finalmente le due squadre sono finalmente riunite nel freddo abbraccio dei Corni. Zaini a terra, si fa festa: vin brulè caldo e dolcetti fatti in casa! Stretti in cerchio tutti insieme a festeggiare fa già meno freddo!
Per un’altra ora restiamo lassù ad ammirare il panorama ed ingollare dolcetti riempiendo di vino caldo le ciotole. Poi spenta la croce, scendiamo di nuovo tutti insieme lungo il caminetto riparando nel Bivacco invernale della Sev. Finalmente a riparo si apre lo spumante e si scarta il panettone! Anche quest’anno è fatta: i Corni hanno avuto la loro luce! Buon Natale gente, tanti Auguri!
Davide “Birillo” Valsecchi