E’ appollaiato sulla dodicesima cassetta impilata che mi rendo conto di quello che sto facendo. Dall’alto la colonna mi appare assolutamente inclinata, fuori controllo: fuori baricentro muovo tutto il peso fuori asse tentando di mantenerla in equilibrio. Provare ad aggiungere una cassetta ormai per me equivale a precipitare.
Per un istante mi sento come il Dottor Sam Beckett di Quantun Leap: «Che diavolo sono venuto a fare quassù? Ed ora come scendo!?»
Questo è l’annuale party degli AsenPark, l’Animal House per l’alpinismo del Lario Orientale. Ai piedi della colonna, con il naso all’insù verso un anziano Birillo incrodato sulle cassette di plastica dell’acqua minerale, c’è una platea di giovani arrampicatori, sciatori ed alpinisti. Berna ed il Tarlo ne hanno impilate venti: chissà, forse mi serviva un’altra birra per aggiungere la mia tredicesima. “Ciò che non riesce ad andare su deve per forza andare giù”. Speriamo che Gandalf tenga! Volo, la colonna crolla, cassette schizzano in ogni dove mentre resto appeso ad uno stravagante imbrago da lavoro! Accidenti! In dodici mesi è la seconda volta che volo: l’altra era sulla nord del Moregallo, ma la strizza è la stessa!
“Accidenti che agghiaccio! Andiamo a bere!”. La catarsi è compiuta, si accendono i falò, attaccano la musica e si riempiono i bicchieri: ora si inizia davvero a fare festa!
La mattina successiva è intrisa d’erba fradicia sulle pendici del Moregallo, ogni passo trasuda di quell’intruglio che è il “220”, una magica pozione composta da vino bianco, campari e gin che noi sull’Isola chiamiamo “Coppa Aurora”. Abbandoniamo il sentiero del Cinquantenario Osa per inseguire tracce ormai quasi dimenticate che si immergono sui fianchi delle valli più nascoste. “L’asino chiama ed il tasso risponde”. Lontano dagli uomini, sotto lo sguardo dei Mufloni, gli animali del Moregallo si scambiano i segreti pazientemente carpiti alla montagna selvaggia.
Vecchi casotti, scolorite indicazioni e passaggi insospettati per mille metri di dislivello fuori sentiero: gli animali dell’Isola hanno la loro arca di Noè.
Davide “Birillo” Valsecchi