Another Day in Moregallo

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b8Il tasso è un animale tozzo, quasi ursino, delle dimensioni di un cane di media taglia. Come la faina, la donnola ed il furetto appartiene agli acrobatici mustelidi, ma è l’unico della famiglia ad avere un aspetto massiccio: corpo tarchiato, zampe robuste e coda corta. La pelliccia ricopre tutto il corpo: la testa è bianca, con due righe nere evidenti, che partono leggermente sopra il muso inglobando occhi ed orecchie, rendendo questo animale inconfondibile. Estremamente sociale è un accanito esploratore dall’indole pacifica: tuttavia, se molestato,  si rivela un avversario temibile e tenace. Il tasso non va in letargo in inverno.

Sabato mattina i “Tassi del Moregallo” sono di nuovo in movimento. Con Josef e Mav risaliamo fino all’attacco della via “Biba e PoniPoni”. La via non è in “catalogo”, non compare in nessuna delle guide ufficiali dedicate all’Isola senza Nome. Tuttavia da tempo avevamo addocchiato la sottile fessura che risale per oltre trentacinque metri un torrione a forma di Zeppeling. Con Josef e Peppot avevamo fatto un sopraluogo in un pomeriggio piovoso dopo capodanno. Giunti alla base avevamo individuato nella fessura dei chiodi artigianali piuttosto datati.

Grazie all’aiuto di Gianni Mandelli siamo riusciti a ricostruire la storia di quei chiodi. Negli anni ottanta Beppe “Biba” Rusconi e Marco “PoniPoni” Tentori avevano infatti risalito in artificiale la fessura. Successivamente, ritenendola troppo pericolosa, l’avevano parzialmente schiodata senza relazionarla. Purtroppo, pochi anni dopo,  Beppe Rusconi perse la vita travolto da una valanga  insime ad Angelo Anghileri. Nello stesso anno anche Paolino “Cipo” Crippa ed Eliana De Zordo caddero sull’ ovest della Torre Egger in Patagonia.

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Inizialmente eravamo dispiaciuti che ci fosse già una via in quella linea. Tuttavia ci piaceva l’idea di darle una ripetizione dopo trent’anni. Così, risalendo il sentiero “Paolo ed Eliana”, siamo andati a fare la via di “Biba”: siamo indigeni e stranieri, dobbiamo rendere omaggio alla tradizione.

Lungo i canali troviamo una carcassa di muflone: sebbene non ci sia neve è già la terza che trovo sul versante sud. Giunti alla base dello Zeppeling iniziamo a prepararci: la parete è in ombra, tira vento e fa un freddo porco!!

Nonostante tutto Josef attacca: vedere uno come lui che chioda in equilibrio sulle staffe dovrebbe darvi un’idea di come strapiombi quella parete! L’attacco è stato schiodato e la roccia non è magnifica fino all’inzio della fessura. Abbiamo tribulato un po’ realizzando un piccolo pendolo su un albero vicino. Poi la roccia si compatta e la fessura diviene la sola risorsa possibile.

Nella fessura abbiamo ritrovato i chiodi originali: dei piattoni artigianali forati e muniti di cordino. Con stoica perseveranza Josef ha continuato a salire mentre il gelo mi martellava le dita. Nella fessura i vecchi chiodi, molti dei quali mancanti, si interrompevano dopo il primo tetto ad appena sotto il secondo: Josef ha superato il tratto chiave del secondo tetto staffando su una rabbrividevole ancoretta!

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Dopo tre ore di interminabile lavoro all’ombra,  il sole ha iniziato ad illuminare la roccia. Superato il secondo tetto, Josef ha guadagnato la cima. Abbiamo iniziato alle 10:30: alle 13:30 eravamo finalmente in sosta. Grandissimo Josef!!!

Mav è il primo a risalire. Per lui era la primissima esperienza con le staffe! Dopo qualche comprensibile difficoltà iniziale inizia farsi un’idea della tecnica. Raggiunta la cima si lascia alle spalle ogni fatica ed incertezza: bravo Mav!! Quando è il mio turno risalgo e, seguendo l’esempio degli apritori, schiodo con attenzione, senza rovinare la roccia e lasciando solo i pochi chiodi originali a testimonianza.

La prospettiva della cima dello Zeppeling è disorientante: siamo sospesi al di sopra di un infinità di guglie e pinnacoli che riemergono verticali dal ripido prato inclinato. Il Moregallo si mostra a noi in tutta la sua complessa meandrica bellezza. La calata in corda doppia è strepitosa: superato il primo tetto è una discesa nel vuoto sospinti dal vento!

Con i pesanti sacconi in spalla caliamo la corda per scendere il ripido paglione dei canali: finalmente raggiungiamo il sentiero ed in breve siamo sui divani del mio salotto, dove Bruna distribuisce panini e birra. I Tassi del Moregallo sono di nuovo alla tana!

Davide “Birillo” Valsecchi

Via Biba e PoniPoni – Zeppeling al Moregallo
Prima Ripetizione 16/01/2016
Josef Prina, Mav Cairoli, Davide “Birillo” Valsecchi
BadgerTeam

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