“Sembra di essere al mare!” Il sole splende caldo sebbene attorno a noi gli alberi siano scossi da un vento furioso che risale dal lago. Siamo sdraiati sulla cima del Ceppo della Bella Donna, uno sperone che si innalza verticale per oltre duecento metri sulla valle delle Moregge. Siamo sdraiati sull’erba, rivolti a sud, con il sole di Marzo che ci scalda. La forma del Ceppo crea come isola quieta al centro delle raffiche di vento che, come la risacca del mare, rumoreggiano rifluendo tutto intorno a noi.
“Sembra di essere al mare!” Intorno a noi però solo le mie montagne ed alle spalle il lago. A dorso nudo lascio che il sole asciughi la pelle, che il calore lenisca i segni dell’inverno. Davanti a me un anfiteatro, un tempio: al centro la parete Fasana, più a sinistra la grande onda del Corno Orientale e a destra, sullo sfondo, la cima del Corno Occidentale.
La neve ancora si nasconde nelle pieghe d’ombra e nei prati di Pianezzo ma sembra ormai rassegnata a cedere il passo alla primavera. In lontananza vedo le sagome di chi è salito sul Moregallo o di chi risale fino alla SEV da Valmadrera. Sul ceppo della Bella Donna ci siamo solo noi, distanti da ogni rumore, da ogni chiacchiera, da ogni sguardo.
“Non siamo al mare: sei ai Corni, sei al centro del mio piccolo mondo.”