Il Congo è famoso per i suoi gorilla di Montagna, i grandi primati quasi leggendari che hanno popolato per oltre un secolo i fantasiosi racconti dei primi esploratori. Grazie all’impegno di Dian Fossey, ricercatrice americana, sappiamo oggi che questi animali, alla base del mito di King Kong, non sono violenti e pericolosi come si credeva in passato.
I grandi gorilla abitano però tra le montagne, troppo lontano perchè io possa lasciare la pediatria e spingermi fin lassù per osservarli. Tuttavia se dobbiamo rinunciare a “quelli grossi” potremmo avere fortuna ed incontrare “quelli più piccoli”. In Congo è possibile incontrare un’altra tipologia di scimmie antropomorfe davvero particolare: i bonobo o scimpanzè nano.
I bonobo si distinguono dagli scimpanzé comuni per il colore nero di tutto il muso tranne per le labbra e i ciuffi di peli alla sommità della testa. Questi animali rimasero pressoché sconosciuti agli studiosi fino agli anni settanta, quando una spedizione scientifica giapponese andò ad osservare per la prima volta il comportamento di questi animali nel loro habitat naturale in Congo.
L’habitat naturale dei bonobo sono le foreste pluviali dell’Africa centrale al di sotto dei 1.500 metri di altitudine e, stando ad alcuni rapporti, è possibile osservarli anche nelle zone linitrofe alla pediatria. (Vedremo se saremo fortunati!!).
La cosa straordinaria dei bonobo è la loro organizzazione sociale che ha una peculiarità davvero curiosa: le controversie sociali all’interno del gruppo si risolvono con il sesso. La società dei bonobo è infatti improntata sulla pacifica convivenza e sono uno dei pochi animali sulla terra, tra cui vi è anche l’uomo, a praticare il sesso a scopo “ricreativo” e non solo “riproduttivo”. L’esuberante sessualità dei bonobo, che è stata spesso accostata ai comportamenti umani, sarebbe secondo i ricercatori una forma evoluta di comunicazione sociale.
“Fate l’amore, non fate la guerra” pare sia un invenzione dei bonomo così come lo è il “bacio alla francese”. Sembra che ci sia molto da imparare da queste scimmiette gaudenti!!
Davide Valsecchi