La parola “arrampicare” deriva da “rampàre”, un gesto proprio degli animali che salgono facendo dei propri uncini delle rampe. Quindi, per similitudine, il salire luoghi erti aggrappandosi con le mani e con i piedi. Secondo Ivan Guerini, nella sua pubblicazione “Il Trono Remoto” esistono diverse tipologie d’arrampicata e posso essere distinte sia per le metodologie utilizzate che per l’epoca in cui si sono affermate:
- Libera Integrale (1900)
senza mezzi tecnici si salgono percorsi con difficoltà intatta. - Arrampicata Modificata (1920)
dalla presenza di mezzi tecnici si salgono itinerari con difficoltà artefatta. - Arrampicata Artificiale (1950)
con mezzi tecnici di progressione si salgono difficoltà Artificiali. - Libera Esplorativa (1970)
con mezzi tecnici in sedi naturali si salgono itinerari con difficoltà intatta. - Arrampicata Vincolata da infissi geotecnici permanenti (1985)
si salgono tracciati con difficoltà alterata. - Arrampicata Sintetica (1985)
si salgono tracciati con difficoltà replicata. - Arrampicata Edile (1860)
si salgono manufatti con difficoltà costruita.
Questa tabella, consente di riconoscere la tipologia di scalata che si pratica e la valenza effettiva della difficoltà che si supera. Pertanto, chi pratica l’arrampicata vincolata deve tener conto che NON sale in arrampicata libera e NON supera difficoltà autentiche ma bensì una difficoltà alterata da infissi permanenti.
Qui, suddivisi per località e tipologia, trovate le salite effettuate e le nuove vie aperte dai Badgers:
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