Quando Dio fece il primo svizzero era molto contento di come gli era venuto e così decise di offrirgli dei doni. «Cosa vorresti avere?» gli chiese. «Delle magnifiche montagne!» E Dio gliele fece. Poi gli chiese: «Cos`altro vorresti ora?» «Dei laghi, dei freschi ruscelli e delle cascate di acqua cristallina». E Dio glieli fece. Poi gli chiese: «Ed ora? Cos`altro vorresti?» «Dei prati lussureggianti con delle vacche magnifiche che diano del buon latte!» Dio esaudì anche questa richiesta. Poi tornò sulla terra e chiese: «Sei contento di tutto quello che ti ho dato?» «Sì, mio signore!» «Come sono le vacche?» «Magnifiche!» «Ed il latte? Com`è?» «Eccellente, assaggia…» E lo svizzero diede a Dio un bicchiere di latte. «Veramente buono! E dimmi, cos`altro vorresti?» «Due franchi e cinquanta…»
La Svizzera è davvero un posto magnifico e le sue montagne sono straordinarie. Tuttavia non capisco come gli svizzeri possano definirsi un paese “neutrale” quando ti vendono una bottiglia d’acqua a 10 franchi, specie se applicano un cambio 1 a 1. Svizzeri, ve lo dico, in passato sono scoppiate guerre anche per molto meno!
“Non so, in Italia abbiamo per caso finito le montagne o consumato tutto la neve?” Nonostante abbia dovuto espatriare sono davvero contento di aver partecipato alla penultima uscita del corso di Scialpinismo della Scuola Alto Lario.
L’allegra brigata ha infatto fatto rotta verso lo Julier Pass e, superando i 2989 metri del passo dell’Agnello, ha scollinato verso Chamanna Jenatsch (2652m). Lungo il percorso gli istruttori hanno illustrato agli allievi come effettuare una stratigrafia delle neve e, più in generale, come evitare di finire nei guai compiendo scelte sbagliate.
Sabato la giornata era straordinariamente bella: nonostante il sole caldo la temperatura è rimasta bassa ed il vento contenuto. Purtroppo il giorno successivo è calata la nebbia, si è alzato il vento ed ha cominciato a nevicare. Niente di apocalittico ma qualcosa di abbastanza impegnativo per gli allievi. Le condizioni meteo hanno però impedito di salire ai 3196 metri del Surgonda. Peccato.
Chiusi nel rifugio abbiamo avuto modo di chiacchierare. “Ho girato il mondo due volte, ho parlato con tutti una volta…” Con i ragazzi, soprattutto quelli più giovani, me la sono davvero spassata facendo cagnara. Oltre a questo ho avuto l’occasione di fare una bellissima chiacchierata con Olivio, sia sulle sue salite che su alcuni aspetti della sua vita privata. Credo che il mio socio Mattia avesse assolutamente ragione: c’è davvero molto da imparare da Olivio. Negli anni ho incontrato un sacco di gente che si bea nel fregiarsi del titolo di “Istruttore”, io credo che Olly sia un ottimo “insegnante” e scoprirlo mi ha fatto davvero piacere!
Purtroppo, visto che iniziano le attività speleo, non potrò partecipare alla prossima ed ultima uscita del gruppo. Tuttavia con questa squadra mi sono trovato davvero bene e se qualcuno di loro volesse passare a trovarmi ai Corni è certamente il benvenuto! Alla prossima!
Davide “Birillo” Valsecchi