Sarò onesto, ogni anno partecipo al Consiglio di Natale di Asso perchè il mio bis-nonno, Umberto Valsecchi, fece un lascito alla comunità che permette ogni anno di assegnare un piccolo premio. Questo vuol dire che per me non c’è scampo, per commemorare il gesto del mio progenitore, che fu anche sindaco di Asso, devo per forza presenziare al Massacro di Natale.
Forse è la mia ancor giovine età a pregiudicarmi la comprensione ma questo è quello che è successo, o per lo meno il mio punto di vista: prima una serie di interminabili ed infiniti discorsi sull’anno trascorso, poi le poesie sulla deriva dello spirito del Natale. Poesie stilisticamente molto belle ma la cui poetica, intrisa di scontata pietà natalizia, mi ricordava le “brioche” di Maria Antonietta. Ma è stato all’ingresso di “piffero e ghitarra” che la mia volontà era prossima a cedere.
Io ero lì. Fuori i fiocchi cadevano fitti sulle strade ed Asso era ormai coperta di neve, dentro, nell’orribile acustica della sala consiliare, si spandevano le note di un’interminabile serie di canzoni nostalgiche e melanconiche del ‘900 spagnolo e brasiliano il cui nesso natilizio scivolava inafferrabile come l’attenzione del sottoscritto.
La Corazzata Potëmkin, ecco dove mi trovavo, fermo sulla scalinata di Odessa mentre i soldati dello Zar avanzavano lentamente ma inesorabilmente lungo le scale: ecco il Massacro di Natale. Offrivo il mio petto alle loro baionette ma quei dannati soldati contiuavano a scendere senza mai arrivare a colpirmi trapassandomi le carni e dando una pietosa fine a quell’agonia infinita: che palle!!
Recriminavo con me stesso per l’infinito, ma silenzioso, coro di “bestemie” con cui stavo salutando l’avvento del Natale quando finalmente è calato il silenzio. Finalmente il momento che stavo aspettando, il vero motivo per cui ho disertato con piacere una mostra e due cene a cui ero stato “caldamente” invitato. Asso celebra la sua piccola ma grande campionessa, la Capitana Azzurra della Nazionale Italiana Femminile di Basket under 18: Laura Spreafico!!
Eccola lì. Sempre più donna ma emozionata come una ragazzina davanti al suo paese. Si è battuta con le migliori coetanee di tutto il mondo ma ora lascia trasparire l’emozione e l’orgoglio con cui riceve il piccolo premio che meritatamente e doverosamente la nostra comunità le tributa. Brava Brava Brava!
Dopo due ore da nosocomio per anziani finalmente una realtà vera, giovane e vincente di Asso. Io non capisco un accidenti di Basket ma lei è per me la Pulzella d’Orléans, Giovanna D’arco, la stella della Senna, lady Oscar e Gigi la trottola tutti insieme! Con Lei anche un’ altra gloria azzurra tutta assese, il veterano (si fa per dire è giovanissimo anche lui) Alain Pini, azzurro e maestro di sci a soli 23 anni.
Bravi ragazzi, siete l’orgoglio di un paese che dalla vostra passione può e deve trarre un esempio per tutti. Grazie!
Davide “Birillo” Valsecchi