Questa mattina mi sono alzato presto e sembrava che questo lunedì fosse una bella giornata di sole. Mi trascino in bagno ed accendo la radio. «Terromoto in Abruzzo – gracchia il commentatore – scenario disastroso…»
Mollo lo spazzolino e mi fiondo al computer che è sempre acceso in laboratorio. Il mio “aggregatore di news” riporta decine di titoli e le prime foto. Il terremoto alla fine c’è stato ed i danni sono gravissimi. Si contano i morti mentre ancora sono numerosi sono i dispersi. Uno scenario complesso che probabilmente si aggraverà fino a che l’impegno dei soccorsi non riuscirà a normalizzare le procedure d’intervento.
Alla fine è arrivato, mostrando come la realtà sia incredibile e terrificante.
Nei giorni passati i giornali parlarono di un ricercatore e astronomo, Giampaolo Giuliani, che aveva allarmato la popolazione annunciando, per lo scorso week-end, l’arrivo di un grosso terremoto proprio in Abruzzo, dove attualmente vive. La sua previsione si basava su un metodo di analisi da lui realizzato sulle variazioni del Radon e sulle interazioni tra i movimenti lunari, la terra ed il resto dei pianeti del sistema solare.
Mi ero soffermato a leggere gli articoli perchè trovavo interessante il possibile rapporto tra le maree, la luna e la crosta terrestre. Per il resto non avevo dato molto peso ed oggi non posso che riflettere sulla cosa.
Giampaolo Giuliani, pesantemente contestato, aveva cercato di avvisare la popolazione e le autorità. Inascoltato dalla comunità scientifica è stato denunciato per “procurato allarme” e diffidato dal divulgare ulteriori allarmismi.
I giornali, che oggi riempiono le pagine con il suo volto, irrisero Giampaolo Giuliani titolando i loro articoli con «Il terremoto che non c’è». Che ipocrisia i titoli di oggi rileggendo i vecchi articoli. Guido Bertolaso, capo della protezione civile italiana, spesso più show-man che uomo d’azione, commentò la previsione di Giuliani con «quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false». Chiese ed ottenne una punizione esemplare per il ricercatore.
Ieri è successo per davvero quello che il ricercatore aveva previsto e, impossibilitato dalla denuncia ricevuta, non ha potuto fare altro che osservare i suoi strumenti mentre registravano la tragedia. Che disastro…
Io sono nato nel 1976 e nello stesso anno, il 6 maggio alle ore 21.06, il Friuli fu colpito da un terremoto di magnitudo 6,4 della scala Richter. Sono cresciuto in Friuli ed ho visto quanto sia profonda una simile ferita e quanto impegno e tempo richieda per essere curata.
Ora non resta che capire se è possibile aiutare in qualche modo, per lo meno laddove la tragedia non si è consumata fino alle estreme conseguenze. Mi dispiace…
P.S. Cassandra, principessa troiana aveva il dono di vedere le tragedie future e la maledizione di non essere creduta da coloro che cercava di avvisare. Aiace, principe greco, dopo aver rapito e violentato la veggente, fù punito dall’ira degli dei per la sua superbia ed arroganza.
Oggi Bertolaso,«quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», è stato nominato Commissario Straordinario per l’Emergenza Terremoto in Abruzzo. Il 4 febbraio 2009 si è appresa la notizia che, sebbene nel 2006 fosse stato nominato Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania, oggi risulta indagato in proprio un’inchiesta campana con l’accusa di concorso in truffa per lo smaltimento dei rifiuti.
All’estero, dopo un affermazione come quella dei giorni scorsi ed una simile tragedia, nessun uomo politico avrebbe accettato l’incarico di Commissario Straordinario, per un semplice fatto di credibilità. O si dimette o farà di tutto per mantenere la propria posizione dimostrando, al di la della verità, che la ricerca di Giuliani è infondata. Forse non sapremo mai se funziona veramente e solo gli dei sapranno darci giustizia…
Aggiornamento: oggi, 11 Febbraio 2010, il signor Bertolaso è indagato per aver abusato della sua posizione di capo indiscusso della protezione civile, accusato sopratutto per aver riso alla notizia del terremoto pronunciando la seguente frase compiaciuto: “Partire in quarta, non ce n’è mica uno terremoto al giorno”
Davide “Birillo” Valsecchi