Ho approfittato della bella giornata di sole per starmene un po’ in giro a camminare ma ora sono in ritardo! Entro in casa come una furia e mi lancio nella vasca da bagno. Una lucidata alle scarpe buone, un sobrio maglione scuro di Alpaca del Perù che fà ethnic-chic e la giacca di pelle scamosciata del Nonno Nino che fà old-style.
Mi lancio in trattoria dalle zie per mangiare un boccone di corsa: “Vado all’opera Zia!! Un piatto di pasta in fretta per favore!!”. Entro in sala consiliare mentre l’orchestra accorda gli strumenti e mi rendo conto che la serata è di quelle importanti. Sala gremita di pubblico, signore elegantissime e uomini in giacca scura. Prendo posto a sedere con gli altri ritardatari. Tutti in piedi per gli inni e si va a cominciare.
Il piu’ mi sembra fatto, ora da bravo montagnino non devo che arrendermi, consegnarmi ostaggio alla cultura e subire l’arte schivando gli affondi di Orfeo. Ed invece… ed invece sono scintille, una serata divertentissima!!
La musica del ‘900 è piena di brio e di entusiamo, l’operetta alterna piccoli dialoghi carichi di malizia, doppi sensi ed umorismo a momenti musicali coinvolgenti ed appassionanti. Luigi Monti, attore ed intrattenitore della serata, ingaggia divertentissimi battibecchi musicali con la strabiliante Consuelo Gilardoni la cui voce e risata risuonano magnifiche nella sala del 1886.
Al culmine della prima parte, durante l’esecuzione di ‘A cammesella, succede l’incredibile. Un pubblico divertito e partecipe supporta gli artisti cantando la parte del coro mentre Consuelo e Luigi inscenano un battibecco tra amanti che lascierà il povero Luigi realemente “in mutande” tra le risate e gli applausi di tutti!!
Durante l’intervallo il Sindaco di Asso ed il Sindaco di Saint Pèray hanno tenuto il proprio discorso ufficiale congratulandosi vicendevolmente per il successo del gemellaggio e per l’ottimo rapporto che perdura negli anni tra i due paesi.
Alla ripresa il Maestro Federico Gilardoni e la sua orchestra hanno dato grande prova delle loro capacità eseguendo un tributo a Rodgers e Hammerstein tratto dalla colonna sonora del film Tutti insieme appasionatamente.
L’atmosfera che si respira è ormai da teatro quando, sempre tra appalusi e risate del pubblico, la bella Cin Cin Là, Consuelo, respinge le poco convincenti avance di uno svenevole Petigree, Luigi, in un passaggio dell’opera di Virgilio Ranzato, compositore italiano famosissimo anche in Francia che trascorse i suoi ultimi anni proprio qui sul Lago di Como. Il finale è esplosivo con tanto di scoppio di festoni e coriandoli!!!
Per il bis il gruppo propone la canzone italiana più famosa del mondo. Qualcuno tra il pubblico, complice anche il buon Luigi, mormora O mia bela Madunina ma il riferimento è d’obbligo a Sole Mio.
La voce di Cosuelo e la potenza dell’orchesta mi fa perdonare quest’incursione partenopea, soprattutto perchè gli amici francesi conoscono tutte le parole e cantano entusiasti offrendoci la canzone quasi a ringraziamento per l’ospitalità.
Tutti in piedi per gli applausi finali mentre vedo le signore più anziane, le decane del nostro paese, appluadire in piedi con un sorriso raggiante ed una foga da adolescente. Felicissime!
Un pò riluttante avevo promesso all’organizzatrice, la Signora Imogene Pina, che avrei partecipato all’evento. Dopo aver visto lo spettacolo non posso che ricredermi e ringraziarla della magnifica serata che ha saputo regalare a tutti i presenti!! Grazie e alla prossima!!
.Davide
30/09/2008 – Novecento che passione! Opera, operetta e canzone tradizionale ad Asso