[Accendi il video e goditi un po’ di musica prima di leggere]
Ti accorgi di essere anziano quando meno te lo aspetti. Ti alzi una mattina e ti trascini fino in quella che dovrebbe essere la cucina consapevole di non possederne una.
In fondo non sai cucinare, non sai fare la spesa e non hai una donna per casa. Non ti serve una cucina, meglio un grande tavolo, una poltrona comoda ed una libreria colma di libri e cianfrusaglie. Il cibo ce lo si procaccia giorno per giorno, come tutti in fondo.
Apri una bottiglia di succo di frutta e raschi il fondo del solito pacchetto di biscotti mentre, in mutande, ti guardi in giro in quello che sembra un open-space di uno studente più che la casa di uno con l’età di Cristo ma, come si dice, nella vita non si smette mai di andare a scuola.
Vecchie foto alle pareti, una muta appesa ad uno scaffale attaccata ad una tavola da snowboard, un vecchio alberello di natale in plastica su cui è crollato uno zaino che deve essere svuotato (dall’India!!).
Maschere da sci e da sub in mezzo a pinne e stampe antiche del lago e di animali. Locandine di vecchi film e disegni orientali mentre in un angolo hai appeso alla parete un panteon di divinità che provengono da tutto il mondo sotto il quale, in segno votivo, sono ammassati i cartoni vuoti della pizza.
In fondo è così che ti piace. Accendi la musica e socchiudi gli occhi. In fondo stai invecchiano piano, sei il solito Birillo da oltre tre lustri, hai appeno messo in tasca un “seimila metri” e stai per farti un altra avventura in canoa. Il “week end” piove sempre, perchè rischiare di trovare brutto tempo per il “week end” della vita?
Non va male, il mondo è una palla coperta d’acqua, si deve imparare a fare surf tra le onde della vita. Se solo la gente si accorgesse di quanto è economica la felicità… Goditela amico, da qualche parte c’è una donna che non aspetta altro che stravolgere questo mondo magnifico che ti sei creato e, lo sappiamo entrambi, sarai proprio tu a chiederglielo.
Poi però tra le cianfrusaglie spunta un oggetto magico, speciale, una piccola tavola di sette strati di acero con quattro rotelle fissate con cuscinetti di precisione ad una coppia di “track”. E’ appesa lassù al muro con altre stupende e gloriose sorelle. I vecchi skateboard ti guardano mentre la radio attacca con i Creedence Clearwater Revival.
Affoghi i tuoi pensieri nel succo alla pera. Ecco una cosa che non puoi più fare, scivolare su quella tavoletta magica che aveva un rumore simile a quello della libertà. Sei sempre stato una “ciofeca” senza stile anche se, come al solito, hai avuto il piacere di “skeitare” con i migliori qui in Italia. Quante avventure, quanta felicità e quanto dolore vissuto tra l’asfalto duro delle città e quello morbido del mare.
Ciao tavolette magiche, ora largo a questi giovani, noi e le nostre caviglie siamo diventati vecchi per giocare a “guardia e ladri” in cerca di libertà =)
Davide “Birillo” Valsecchi